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Archives for News

Proroga dei versamenti fiscali del 16 marzo

CORONAVIRUS: PROROGA TERMINI VERSAMENTI FISCALI 16 MARZO

I termini relativi ai versamenti previsti al 16 marzo saranno differiti con una norma nel decreto legge di prossima adozione da parte del Consiglio dei Ministri, relativo alle misure per il contenimento degli effetti dell’epidemia di Covid-19.

Il decreto legge introdurrà anche ulteriori sospensioni dei termini e misure fiscali a sostegno di imprese, professionisti e partite IVA colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria.

Scarica il comunicato

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Complimenti a Green Power

A Green Power Systems Srl vanno i complimenti di tutto lo staff Team Leader per la presentazione del nuovo Team CIP Green Power.

Per il terzo anno consecutivo l’azienda di Lunano, da tempo nostra partner, è diretta protagonista del mondiale di Moto 3 attraverso la sponsorizzazione di un giovane team formato dai piloti Nicolò Antonelli e Alessandro Zaccone.

Come sostenuto dal CEO di Green Power, Raffaele Brugnettini, il rinnovo della partnership con il mondo dei motori rappresenta lo strumento che consolida la mission dell’azienda a livello globale.

Il nostro in bocca al lupo va anche ai piloti che a breve inizieranno la loro stagione sportiva.

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Sinergia

UN “PRODOTTO” CHE MANCA…

Dal confronto quotidiano con imprenditori provenienti dai più svariati settori emerge come questo “prodotto” siano le relazioni, un “prodotto” ancora sottovalutato nella sua portata ma che può rappresentare il valore aggiunto per poter provare a realizzare “qualcosa di diverso”.

La motivazione è facilmente individuabile nell’opportunità di creare sinergie, senza la “gelosia” per il proprio.

Troppo spesso si cerca di “vendere al vicino” senza capire che il vicino può rappresentare il nostro primo potenziale “socio” nella creazione di un’offerta unica.

Le relazioni non sono replicabili in quanto si basano sulla fiducia, sentimento tanto forte quanto esclusivo dei soggetti che lo hanno creato; le sinergie, che da esse ne derivano, sono soluzioni che forse sono replicabili nella forma ma non nella sostanza che le caratterizza in quanto determinate da dinamiche uniche. 

Se dovessimo decidere di investire, il nostro primo obiettivo dovrebbe essere quello di farlo nelle relazioni ma non comprando chi le ha ma spingendo alla condivisione delle stesse: il loro valore è pari a quello che noi siamo in grado di dargli replicato “n” volte.

Anche in queste situazioni Team leader può essere valido aiuto, infatti affiancando l’imprenditore nelle sue decisioni,  si è in grado di cogliere quelle opportunità che di solito si perdono perché si è travolti dalla routine.

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Liquidità aziendale

LA LIQUIDITÀ AZIENDALE E L’IMPORTANZA DELL’ARMONIZZAZIONE DEI FLUSSI DI CASSA

Per un’azienda la disponibilità di liquidità garantisce il rispetto delle scadenze previste e una sana crescita economica.

La pianificazione dei flussi di cassa aziendali permette di avere una programmazione periodica delle liquidità mantenendo il controllo sulle entrate e le uscite e di riconoscere tempestivamente picchi di fabbisogno.

Rendersi conto di una carenza di liquidità solo a ridosso di una scadenza pone l’azienda in difficoltà e ha un impatto sull’impresa e sul rapporto con la banca finanziatrice.

Emerge quindi che, tra tutti, il fattore tempo combinato con il ciclo economico dell’azienda è uno degli aspetti determinanti degli equilibri finanziari, strategico sia per allineare incassi e pagamenti sia per gestire uscite di cassa impreviste o picchi stagionali.

Sarebbe ottimale per l’azienda avere una liquidità di riserva in grado di attutire l’impatto di eventuali carenze impreviste.

Uno dei prodotti finanziari, per armonizzare i flussi del ciclo d’impresa, con lo scopo di ottimizzare la gestione dei costi e dei servizi, potrebbe essere il rifinanziamento del debito a breve utilizzato per sostenere un investimento con un finanziamento a medio lungo termine.
Due i grandi effetti positivi per l’impresa:

  • armonizzare le uscite di cassa con le entrate previste dalla messa in opera dell’investimento tramite la personalizzazione del piano di finanziamento.
  • facilitare la gestione dell’operatività avendo un unico interlocutore e una sola controparte per il flusso del debito legato all’investimento.

L’allungamento del periodo di rimborso, tipica conseguenza di questa tipologia di operazione, può essere realizzata sottoscrivendo un Finanziamento a Medio-Lungo termine, strumento che consente di modulare rata e tempistica di rimborso grazie alle capacità degli Specialisti di strutturare in modo opportuno il piano di ammortamento.

Per poterlo attuare l’impresa ha bisogno di una controparte finanziaria con la quale dialogare, instaurando un rapporto di crescita e fiducia, e che sia in grado di analizzare e comprendere le esigenze aziendali.

Grazie al suo staff, la Team Leader, per i propri clienti, analizza, programma e gestisce le pratiche per ottenere Finanziamenti a Medio-Lungo termine.

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Industria 4.0

INDUSTRIA 4.0: IMPATTO NEL LEASING NEI PRIMI 5 MESI DEL 2017

Il 12 giugno sono stati presentati a Roma i primi dati disponibili sull’andamento dei finanziamenti in leasing, Industria 4.0 e Nuova Sabatini.
Durante l’incontro “Industria 4.0 e leasing” Assilea e il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) hanno illustrato gli impatti legati alle iniziative statali sull’economia italiana.
Con il piano Industria 4.0 sono messe in atto una serie di iniziative per il rilancio del sistema industriale del Paese. Dopo 5 mesi dalla sua attivazione si è avuto modo di verificarne la reale l’efficacia per la prima volta.
In generale Assilea conferma il trend positivo della crescita del leasing per il terzo anno consecutivo, mercato che a livello europeo è persino tornato ai livelli pre-crisi.
Da gennaio a maggio 2017 sono stati stipulati circa 76 mila contratti in Beni strumentali, sfiorando i 3 miliardi di euro, con una crescita del +10,4% in numero di operazioni e +8,2% in volumi. Il 55% dei finanziamenti leasing si sono concentrati in 3 regioni del nord Italia (Lombardia, Veneto ed Emilia) mentre le crescite più consistente sono state in Lazio e Lombardia.
Il 30% di questa crescita, 900 milioni di euro circa, è attribuibile agli incentivi del piano Industria 4.0.
In netta crescita anche il peso del leasing nella Sabatini Ter: infatti il 61% dei finanziamenti con prenotazione Sabatini è relativo al leasing a giugno 2017.
Un effetto rilevante si è avuto anche dalla Sabatini Tech partita a marzo 2017. Sono state inviate domande di prenotazione per 634 milioni di euro di investimenti di cui quasi il 56% (354 milioni di euro) sono riconducibili a investimenti leasing.
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Passaparola

PASSAPAROLA, IL CLIENTE CONTENTO È DI GRAN LUNGA IL MIGLIOR VENDITORE

Il passaparola è sempre più la fonte principale della forza di un brand. Le aziende crescono perché i clienti contenti parlano dei prodotti e servizi di quell’azienda, creando negli altri la curiosità di provare, oppure incontrando negli altri bisogni che quella azienda può soddisfare. Il fenomeno quindi è apparentemente semplicissimo: persone che parlano con persone raccontando la loro esperienza. Ma se lo andiamo ad analizzare risulta un fenomeno complesso e molto interessante, alla base del successo o insuccesso di molte iniziative economiche. Ogni persona ha una rete di persone con cui interagisce. Questa rete ha due aspetti rilevanti: il numero di persone e la nostra credibilità nei loro confronti. Un terzo aspetto è la “potenza di fuoco” che ogni persona della nostra rete a sua volta ha. La “potenza di fuoco” di una persona è il risultato della sommatoria su tutte le persone della rete, pesate per la loro “potenza di fuoco”, moltiplicato per la credibilità che abbiamo verso quella persona. Questo significa che ci sono persone nodali per un buon passaparola, mentre altre che, per scarsa rete o scarsa credibilità, incidono poco sugli effetti per il brand. Con l’avvento dei social network il fenomeno del passaparola, che una volta era quasi esclusivamente fisico, ha ricevuto una componente importante di influenza digitale. Non cambia il concetto, cambiano i numeri e i profili di credibilità. Si allargano i numeri ma la credibilità media si abbassa: è il mondo delle tante relazioni deboli. Altro aspetto nuovo grazie ai social network è il fenomeno della viralità: a volte una notizia risulta particolarmente interessante ed esce dalla rete di persone a cui ne parliamo moltiplicandosi in rete fino a raggiungere numeri importanti di contatti raggiunti. Quindi perché ci sia passaparola, bisogna che ci sia qualcuno che abbia provato quel brand e ne parli ad altri.  Perché avvenga la seconda condizione bisogna che l’intensità dell’esperienza sia stata sufficientemente forte da salire sopra il livello di attenzione delle persone. Il che ci dice quindi che prodotti e servizi diversi hanno una propensione al passaparola molto diverse. In generale gli oggetti che le persone considerano importanti per la propria vita sono anche i prodotti (e i servizi) a maggior probabilità di passaparola forti (nel bene e nel male ovviamente). Un brand quindi, in un certo momento e data una certa offerta, ha una sua “intensità di passaparola media”. L’uomo viene sistematicamente esposto a nuove esperienze a cui deve dedicare attenzione: esiste quindi un fenomeno di decadimento temporale nella memoria e nelle percezioni verso un brand. Ovvero, se non viene rinnovata con nuovi messaggi ed esperienze, la memoria delle persone si affievolisce e con essa anche la forza con la quale parlano di quel brand. Per questo agiscono due forze contrastanti: l’aumento della forza del brand causata da nuovo passaparola e la diminuzione causata dall’oblio. Quale dei due vince determina se un brand cresce o cala. Su questo aspetto incide anche il grado di ripetizione nell’esperienza che una persona fa. Un ristorante in cui andiamo spesso ha un grado di ripetitività inferiore a quella di un supermercato ma probabilmente molto superiore a quella di una compagnia aerea. Le aziende a volte provano a spingere il passaparola con meccanismi simili a catene di Sant’Antonio, del tipo “porta un amico e ti faccio uno sconto”. Questi approcci sono molto delicati perché rischiano di avere reazioni boomerang con clienti che, sentendosi forzati, non fanno più passaparola, anche se soddisfatti. Sono quindi strumenti da usare con estrema cautela o addirittura da eliminare. Date queste valutazioni, possiamo affermare che: – Si ha maggiore passaparola dove si ha la maggior densità di clienti soddisfatti. Quindi se non si è ancora saturato un mercato, si hanno maggiori ritorni in termini di crescita nei mercati già occupati che in quelli nuovi – Se una volta era la geografia a dominare il passaparola (contava chi viveva o lavorava vicino a chi) oggi con la rete sono le reti sociali, i gruppi di affinità di interessi ad avere un ruolo sempre maggiore – È molto importante avere dalla propria gli opinion-leader perché hanno una potenza di fuoco fondamentale per il successo di un brand – I clienti contenti sono nettamente i migliori venditori di quel brand. Oggi il marketing migliore è quello che ha nella forza del passaparola il suo obiettivo principale. Questo significa innanzitutto focalizzarsi sull’esperienza utente, migliorandola continuamente e dialogando con chi i prodotti e servizi li usa cercando di capire cosa va e cosa non va. Di conseguenza modificando continuamente l’offerta alla ricerca di sempre maggior valore per i clienti. Il passaparola è il trionfo del ruolo dell’essere umano nelle decisioni. Speriamo si parli e bene di questo articolo…

Sorgente: Passaparola, il cliente contento è di gran lunga il miglior venditore – ilSole24ORE

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Gestione delle risorse finanziarie

CONCETTO DI GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE

Il concetto di gestione efficace delle risorse finanziarie oggi si potrebbe riassumere in due linee di azione:

  • capacità di prevedere gli scenari futuri;
  • capacità di ridurre il costo del capitale a debito e il rischio ad esso connesso.

In un contesto nazionale e internazionale è fondamentale l’adattabilità: si deve acquisire tutti gli strumenti necessari, per essere flessibili a variazioni non solo di tassi e cambi, ma anche delle strategie di mercato delle banche e, quindi, dei parametri di valutazione del merito creditizio.

È per questo che chi si trova a gestire la finanza non può mai trascurare la continua attenzione al business nel suo complesso.

Team Leader è nata con l’obiettivo di affiancare e sostenere l’imprenditore nel suo processo di crescita formativa, grazie ai nostri professionisti che lo seguiranno passo a passo, aiutandolo a gestire e sviluppare la sua piccola/media impresa in modo armonico e concreto.

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Pianificazione aziendale

LA PIANIFICAZIONE AZIENDALE: UN PROCESSO FONDAMENTALE

Che cos’è la pianificazione aziendale?

La pianificazione aziendale, lo dice la parola stessa è il processo attraverso il quale l’impresa definisce quelli che sono gli obiettivi da raggiungere e conseguentemente le azioni per raggiungere tali scopi.
La pianificazione è strettamente connessa alla gestione aziendale, che difatti è l’insieme dei processi che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi già decisi durante appunto la pianificazione.

Si divide generalmente in 3 diversi processi:

  • pianificazione strategica: è la mission dell’azienda a lungo termine
  • pianificazione tattica: sono gli obiettivi strategici che si intendono raggiungere nel medio periodo
  • pianificazione operativa: sono ovviamente gli obiettivi che si vogliono raggiungere nel breve periodo, nell’anno di attività dell’azienda.

Gli obiettivi della pianificazione aziendale

Con la pianificazione aziendale quindi l’impresa stabilisce delle vere e proprie linee guida da seguire, deve essere necessariamente supportata da un piano, da un progetto.
Il fine è naturalmente quello di permettere all’azienda di riuscire a sfruttare al massimo le proprie potenzialità, incrementare il proprio business con le risorse di cui dispone.
L’obiettivo principale di ogni imprenditore è quello di aumentare il proprio fatturato, di migliorare le vendite e diventare competitivo sul mercato.

Ci sono 3 passaggi fondamentali per concretizzare la pianificazione aziendale:

  1. piano strategico: Il piano strategico non va nello specifico, soprattutto le macro aree come il marketing, la finanza, i mercati, i redditi etc;
  2. piano operativo: Il piano operativo entra maggiormente nel dettaglio definendo le tattiche operative che confluiscono nel sistema budgetario
  3. piano finanziario: il piano finanziario agisce sulla struttura delle fonti finanziarie, ed è quello che l’intera pianificazione.

Molti imprenditori purtroppo non hanno acquisito le giuste conoscenze teoriche per poter predisporre un corretto piano strategico o una corretta pianificazione aziendale.
Semplicemente hanno avviato un’attività e con l’esperienza hanno imparato a gestirla alla “meno peggio”.
L’esperienza sicuramente giova moltissimo ed è di grande supporto, ma in un settore come in quello dell’imprenditoria, soprattutto in questi anni e con la concorrenza spietata e i mercati letteralmente impazziti le basi e le conoscenze teoriche sono fondamentali.

Un buon prodotto non basta, così come non basta nemmeno eccellere in qualcosa … Forse in passato era così, oggi purtroppo serve molto di più.

Ci si deve aggiornare costantemente.

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Business plan

L’IMPORTANZA DI UN BUSINESS PLAN

La tua idea di Business non può fare a meno di un buon Business Plan per essere messa in pratica al meglio, evitando spiacevoli inconvenienti durante il suo percorso evolutivo. La finalità del Business Plan è quella di formalizzare lo sviluppo di un progetto d’impresa e valutarne la fattibilità nonché l’ opportunità in termini economico – finanziari.

Il Business Plan rappresenta il pilastro principale del controllo di gestione. La sua funzionalità si esplica in due modi differenti: nella fase iniziale d’impresa, risponde a molteplici domande sulla fattibilità e sulla qualità della propria idea imprenditoriale; ad attività già avviata, dà la possibilità di misurare e confrontare i risultati della gestione corrente con le previsioni iniziali, e mette in evidenza possibili anomalie che possono essere corrette tempestivamente attraverso un’analisi qualitativa e quantitativa degli scostamenti dei valori registrati.

Non avvalersi di questo valido strumento è un errore madornale, le conseguenze potrebbero essere devastanti per la propria idea imprenditoriale.

Pensate ad un ottimo navigante senza bussola, corre senza dubbio il rischio di perdersi. Ebbene, per quanto la tua idea possa essere brillante, senza un business plan non si ha una guida che indichi la validità e la fattibilità di ciò che vorremmo porre in essere, va da sé che è facile fare errori e bruciarsi ancor prima di iniziare.

I risultati di una buona stesura del Business Plan mettono in evidenza la nostra capacità di far fronte, sia nel breve che nel medio periodo, agli assetti economico-finanziari imprescindibili per mantenere in vita il tuo Business.

Team Leader è nata con l’obiettivo di affiancare e sostenere l’imprenditore nel suo processo di crescita formativa, grazie ai nostri professionisti che lo seguiranno passo a passo, aiutandolo a gestire e sviluppare la sua piccola/media impresa.

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